Il Covid non frena la sua corsa: usare la mascherina resta di vitale importanza
L’emergenza sanitaria ha obbligato, ciascuno di noi, ad adottare nuovi comportamenti, cambiando radicalmente le nostre abitudini ed il nostro modo di porci nei confronti delle altre persone. Per gli italiani, popolo particolarmente socievole, il distanziamento sociale ha rappresentato una sorta di vera e propria “rivoluzione”, con l’addio, seppur momentaneo, ad abbracci e strette di mano.
E’ inutile negare, tuttavia, come tra le misure imposte quella più innovativa, per certi versi sconvolgente, è rappresentata dall’obbligo dell’utilizzo della mascherina, che a tutt’oggi rappresenta la migliore arma di difesa per tutelare la propria salute e quella delle persone con le quali ci rapportiamo quotidianamente. In ogni caso, è utile conoscere nel dettaglio quali sono gli altri DPI consigliati per proteggersi dal coronavirus (clicca qui per saperne di più).
Quali sono i soggetti esentati all’utilizzo della mascherina?
Tutti i vari DPCM susseguiti nel corso degli ultimi dodici mesi, hanno messo in evidenza quanto l’utilizzo della mascherina sia prioritario nella lotta al covid 19. Un nemico invisibile, e per questo motivo ancor più difficile da sconfiggere, che continua a mietere contagi e vittime a distanza di un anno dal primo caso, conclamato, in quel di Wuhan.
La variante inglese, oltretutto, rischia di peggiorare ulteriormente il quadro epidemiologico nel Vecchio Continente: indossare la mascherina, di conseguenza, è un dovere non solo calato dall’alto, ovvero sia delle norme legiferate dal governo, ma innanzitutto morale, che può aiutare ad evitare la diffusione del virus e salvare vite umane.
Per tutta questa serie di ragioni, è assolutamente indispensabile utilizzare la mascherina in qualunque contesto ci si trova. E se nelle prime settimane della diffusione del virus si poneva un particolare accento sulla necessità di utilizzarla nei posti chiusi, oggi le direttive emanate dell’Istituto Superiore di Sanità lasciano adito a pochi dubbi: al di là delle abitazioni private, dove vige una sorta di “moral suasion” a non recarsi se non motivi urgenti e di prime necessità, è obbligatorio utilizzare la mascherina anche all’aperto.
Le uniche eccezioni fin qui previste, riguardano due specifiche categorie: i bambini al di sotto dei 6 anni di età; tutti i soggetti con patologie o disabilità non compatibili con l’utilizzo della mascherina e chi li assiste/interagisce con gli stessi. Tutti gli altri soggetti, invece, devono indossare la mascherina in qualsiasi situazione fuorché nella propria abitazione, a patto che all’interno della stessa non siano presenti soggetti esterni al proprio nucleo familiare.
Come e quanto tempo utilizzare una mascherina
E’ fondamentale, di conseguenza, essere a conoscenza di quanto siano efficaci le varie tipologie di mascherine presenti sul mercato e reperibili, come nel caso di Maskhaze, tramite la grande telematica. Quella maggiormente utilizzata, prodotta ormai su larga scala in tutto il mondo, è sicuramente la chirurgica, reperibile, oramai, non soltanto in farmacia.
Nata in ambito sanitario, con la comparsa del virus hanno trovato largo impiego in tutto il mondo. E sono, a tutt’oggi, le più diffuse in termini assoluti. È molto importante sapere come utilizzarle correttamente, in modo che possano risultare realmente efficaci nella lotta contro il nuovo coronavirus.
Girando nelle strade delle nostre città, ad esempio, si può notare, purtroppo, come alcuni soggetti la indossano senza coprire compiutamente le vie respiratorie: tante persone, infatti, coprono solo la bocca e non il naso. Un comportamento, qualora la persona fosse asintomatica, che metterebbe a repentaglio gli individui con i quali la stessa viene a contatto.
L’efficacia, poi, delle mascherine chirurgica ha un arco temporale limitato. In base alle indicazioni delle autorità sanitarie, infatti, andrebbero cambiate frequentemente, perlomeno ogni 4 ore. Superata tale soglia, è necessario provvedere alla loro sostituzione, onde evitare che il dispositivo perda la sua azione anti filtrante.
Le mascherine di tessuto, viceversa, hanno il potenziale vantaggio di poter essere riutilizzate, ma devono essere manutenute con cura: ogni giorno, qualora fossero utilizzate, è necessario provvedere al loro lavaggio, in lavatrice a 60°, senza ricorrere all’utilizzo di comuni ammorbidenti.